La lampadina led

Io lavoro da più di venti anni nel settore impianti elettrici e ho seguito con molta simpatia questo “cambio generazionale” tra l’alogeno e i led. Vorrei mettere a disposizione la mia esperienza tecnica per aiutarvi a districare una matassa composta da mille domande simili a questa:”Quanti lumen/watt deve avere una lampada led per sostituire la vecchia a incandescenza a 60 watt?????”

Questo tipo di domande di solito vengono fuori quando sei al supermercato davanti al mega scaffale pieno di lampade di tutti i formati e taglie. Improvvisamente… l’illuminazione (che davanti allo scaffale delle lampade non è da tutti i giorni)…. scorgi la soluzione: lampada led 10 watt, CRI>80, attacco E27, 800 lumen, 6000K e pensi… ok! trovata! Arrivi a casa, tutto fiero dell’acquisto, la installi, e ti accorgi che hai preso quella sbagliata perchè fa uno schifo di luce lunare bianco freddo che non va bene neppure in giardino!…..

…pessimismo e fastidio!… ho sbagliato il colore!

Per non parlare di quello che dirà tua moglie quando vedrà cosa hai combinato e dall’alto della sua saggezza esordirà con: “neanche le lampadine sai cambiare….” In effetti avevi tralasciato quel 6000K che identifica la temperatura del colore….

Insomma i fattori di scelta sono tanti e nessuno è nato maestro quindi si arriva che anche per cambiare una stupida lampadina ci vuole un po’ di informazione.

Un altro tema “caldo” nel discorso led è il risparmio energetico. Leggi tutto “La lampadina led”

Sistemi di accumulo per impianto fotovoltaico

Eccoci qua! Ci siamo!!! Abbiamo installato il nostro impianto fotovoltaico e ora lo step successivo per l’obiettivo finale è il sistema di accumulo. L’obiettivo finale è ovviamente l’indipendenza energetica!

Due anni fa ho installato il mio primo sistema di accumulo: un armadio contenente sedici batterie da 185 Ampere/ora connesse ad un inverter/regolatore di carica che si occupava di tutta la “faccenda” della ricarica del pacco batteria e della gestione della immissione dell’energia all’utenza e quindi dello stacco e riconnessione della rete Enel…. Tutto molto complicato per i non addetti ai lavori…. Risultato? Funziona ma per le piccole utenze cioè non riesce a erogare una potenza continuativa sufficente a soddisfare il bisogno energetico di una normale abitazione. Costo? Troppo alto! Insomma in rapporto qualità prezzo va bene per la baita in montagna dove la rete Enel è assente e il bisogno energetico è basso.

Ma i tempi cambiano e la tecnologia galoppa…. Secondo me, ad oggi, il miglior risultato  per i sistemi di accumulo è rappresentato da POWERWALL 2 di TESLA che ha le seguenti caratteristiche:

  • dimensioni compatte (115x75x15.5 cm)
  • energia nominale di 13.2 Kw/h
  • potenza utilizzabile continuativamente di 5 kw e un picco di 7 kw per 10 secondi
  • batterie agli ioni di litio ricaricabili con raffreddamento a liquido
  • garanzia 10 anni
  • montaggio a parete/pavimento e un peso di circa 122 kg
  • inverter integrato e quindi collegabile direttamente all’utenza domestica      ( lato AC 230 volt) senza dover cambiare l’inverter del vostro impianto fotovoltaico.

Questo prodotto rappresenta l’evoluzione del primo POWERWALL della TESLA che era entrato in commercio l’anno scorso con una energia nominale di 7 kw/h e ora ad un anno di distanza l’azienda americana l’ha sospeso e sostituito con questo  allo stesso prezzo del precedente (incredibile quanto corre la tecnologia in questo specifico settore).

Ovviamente il tutto deve essere installato da un operatore certificato TESLA  sempre per una questione di conformità dell’impianto e della conseguente garanzia. (Se siete interessati e in provincia di Vicenza lasciate un commento a questo articolo e vi contatterò)

Considerando il tutto e vista la potenza erogata da powerwall 2 si può dire che questo sistema di accumulo può essere il primo passo concreto verso l’indipendenza energetica ovvero può permetterci di staccarci dall’Enel. Naturalmente bisogna tener conto che:

  • non sempre c’è il sole e che le batterie hanno bisogno di quello per caricarsi! (powerwall 2 comunque manda delle notifiche per gestire le condizioni di nuvolosità e maltempo)
  • il fabbisogno elettrico è in aumento (fornello a induzione, pompa di calore, auto elettrica, riscaldamento a infrarossi…..) ma se ne possono installare più di uno nello stesso impianto.
  • per avere l’indipendenza energetica bisogna necessariamente cambiare un pò il nostro stile di vita!

Attualmente Powerwall 2 di Tesla è solo prenotabile in quanto la fornitura inizierà a Maggio 2017. Quanto costa? Il prezzo non lo decido io ma per una strana politica della casa madre l’ha deciso direttamente  TESLA ed è acquistabile anche dai privati al prezzo di:

€ 7450.00 installazione compresa (prenotazione € 450.00)

Vi ricordo anche la detrazione fiscale al 50% almeno fino a fine 2017… Unica forma di “incentivo” che il nostro sistema governativo ci da… in quanto gestito da persone miopi che non sanno fare un programma con una scadenza superiore a un anno. Vedono le luci in fondo al tunnel ma non hanno visioni per il futuro! Scusate la “tirata”.

Esistono comunque altri sistemi di accumulo con potenze minori e chiaramente prestazioni, dimensioni e prezzo inferiori e lì… vedete voi… Per esempio:

link sistema di accumulo 6 kw: http://amzn.to/2opMeKt

Voglio lasciarvi ribadendo il concetto che l’indipendenza energetica è oggi a portata di mano e se avrete voglia di seguire questo blog vi terrò aggiornati su eventuali sviluppi di questa affascinante faccenda che segna una rivoluzione in questo campo!

alla prossima

 

 

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Navigando per i siti web che pullulano di sedicenti “esperti” e venditori che non sono neanche mai stati in cima ad un tetto (non sanno quello che vendono) si possono trovare prezzi buoni…. Io ho trovato anche 1500 € al kw. Per carità … tutto si può fare a patto che:

  • ci si accontenti di un impianto non calibrato in base al vostro reale consumo annuale
  • non si tenga conto che una ombra di un camino può dimezzare la produzione di tutto l’impianto
  • il materiale usato per “staffare” l’impianto fotovoltaico vi duri almeno 20 anni e che un colpo di vento non si porti con sè l’impianto stesso
  • alla prima manutenzione da fare la ditta che l’ha installato sia già cessata dimenticandosi della garanzia che vi aveva dato
  • i pannelli (resa? qualità? durata?) abbiano almeno il giusto orientamento
  • ci sia qualcuno che ad un certo punto sia in grado di spiegarvi come funziona lo scambio sul posto o altre questioni burocratiche legate ad enel e GSE che continuano a cambiare….

Quindi se vi “stuzzica” l’idea dell’impianto fotovoltaico (visto e considerato che i prezzi dell’energia sono destinati a salire) non credete a chi spara prezzi a caso e fatevi fare un preventivo serio (ricordo che è gratis) da una ditta specializzata.

Come fare a vedere se la ditta è “buona”? Le cose che vi chiederanno saranno queste:

  • la posizione della vostra casa per l’orientamento dei pannelli
  • il vostro consumo annuo (lo trovate in bolletta)
  • la possibilità di fare un sopralluogo

In questa fase di preventivo il tecnico verificherà lo stato del tetto, la superfice utilizzabile, la presenza di ostacoli (diagramma delle ombre) che possano fare ombra ai pannelli e dove è possibile installare l’inverter e i quadri necessari al collegamento in rete.

Per quanto riguarda il prezzo secondo me potete farvi una idea guardando quanto costa un buon kit con un buon rapporto qualità prezzo e aggiungendo il costo della manodopera specializzata.

link kit impianto fotovoltaico 3 kw: http://amzn.to/2oaAlbL

Se invece avete spazio in giardino vi segnalo anche il fiore fotovoltaico che oltre a funzionare è esteticamente molto bello…. “Costicchia” ma è bello!

link smart flower: http://amzn.to/2nbuYK0

Nel prossimo articolo vi parlerò dei sistemi di accumulo, pacco batteria e di indipendenza energetica. Se volete un preventivo serio per un impianto fotovoltaico lasciate un commento e vi contatterò quanto prima.

alla prossima